Piani di lavoro in cooperative learning
La riuscita nell'applicazione del Cooperative Learning è garantita se le lezioni sono attentamente pianificate. Questa affermazione risulta maggiormente vera se gli insegnanti vogliono utilizzare il Cooperative Learning come metodo ed ambiente di istruzione mediante il quale favorire l'integrazione dei ragazzi con difficoltà di apprendimento. Esistono vari modelli in grado di accompagnare gli insegnanti nella strutturazione di attività didattiche cooperative (si veda per una rassegna completa Comoglio & Cardoso, 1996)
Precedentemente sono stati presentati i principi sottostanti al Learning Together e allo STAD. Di seguito saranno descritti i modelli di pianificazione che ciascun approccio ha sviluppato per favorire il lavoro in gruppo dei ragazzi con difficoltà.
Modello di pianificazione del Learning Together
E' stato proposto da Johnson, Johnson e Holubec (Nevin, 1993). Essi suggeriscono ai docenti di focalizzare la loro attenzione su alcuni ambiti specifici in riferimento ai quali prendere decisioni di tipo didattico ed organizzativo.
- Scegliere obiettivi didattici e materiali di apprendimento correlati agli obiettivi didattici contenuti nei piani di lavoro individuali degli studenti con difficoltà.
- Decidere sulla grandezza del gruppo e assegnare gli studenti ai gruppi in modo tale da assicurare eterogeneità e diversità all'interno.
- Organizzare lo spazio fisico dei gruppi in modo tale da garantire un'interazione faccia a faccia tra gli studenti ed un'agevole mobilità tra i gruppi.
- Sviluppare una struttura di apprendimento basata sul principio di interdipendenza positiva.
- Comunicare in modo specifico i criteri che definiscono la riuscita sia nei compiti cognitivi sia nelle competenze sociali assegnate.
- Monitorare sia i gruppi che i singoli allievi attraverso un osservazione accurata.
- Fare interventi per insegnare sia abilità cooperative che abilità scolastiche.
- Valutare sia il rendimento nei compiti cognitivi sia la prestazione nei comportamenti sociali assegnati.
Il Learning Together permette di non dare programmi rigidamente strutturati di lavoro e garantisce all'interno dell'attività didattica uno spazio per insegnare direttamente le competenze sociali, tra cui l'autocontrollo.
Modello di pianificazione dello STAD
E' stato proposto da Slavin (Comoglio & Cardoso, 1996). I docenti strutturano le loro lezioni prendendo decisioni in riferimento a ciascuno dei seguenti punti.
- Scegliere i contenuti da presentare, preparare spiegazioni di non più di un'ora e selezionare gli strumenti e le attività mediante i quali svolgere la spiegazione.
- Decidere la grandezza e i criteri per la formazione dei gruppi in modo tale che siano rappresentati i tre livelli di rendimento (alto, medio, basso), di abilità e i due sessi.
- Decidere i tempi, i materiali, le sequenze di istruzione e le attività da far svolgere agli allievi durante il lavoro di gruppo
- Decidere mediante quali strumenti e quali contenuti verificare l'apprendimento degli studenti durante le settimane di lavoro
- Comprendere le modalità di correzione dei risultati che implicano il calcolo del punteggio di base minimo, del punteggio di gruppo e del punteggio di miglioramento (si veda per maggiori dettagli Comoglio & Cardoso, 1996, pp. 273-277).
Decidere le modalità di comunicazione pubblica dei risultati predisponendo bacheche per l'affissione delle tabelle dei punteggi, schede di andamento individuale e cartelloni di gruppo con l'obiettivo principale di enfatizzare i miglioramenti che ciascuno studente ottiene e che permette di ottenere al gruppo.
Lo STAD è frequentemente utilizzato per motivare e migliorare l'apprendimento di studenti con scarso rendimento scolastico. La tecnica permette di utilizzare le potenzialità degli studenti dotati per migliorare il rendimento dei meno dotati. Inoltre, strutturando fortemente i compiti, facilita l'acquisizione e l'applicazione successiva delle conoscenze. Tale modalità di apprendimento cooperativo contribuisce a creare un ambiente di classe che permette sia a ragazzi con livelli di abilità diversi di raggiungere risultati positivi e di ricevere incentivi per migliorare il profitto scolastico personale